Piccola
stilla,
dall’occhio
stanco
dolorante
sgorghi,
scivoli
lentamente
piatta
su di un tavolo.
T’assorbe
quasi il tempo
che scorre,
nulla
sei per l’indifferenza
regnante.
Una
farfalla ti scorge
nel
tuo lago si disseta,
ti
prende per mano
nel
ramo ti conduce
dove
il fiore un’altra dimora
non
rifiuta.
Il
canto della cicala ti culla
mentre
nella polla
teneramente
risplendi!
lacrima che sfida la forza di gravità...lacrima liberatoria che non sgorga invano!!!!
RispondiEliminabaci mary