lunedì 27 febbraio 2017

Aeroporto Sardegna

Nostalgia profonda
tutto invadi
le pieghe più nascoste della mia anima
congeli,
mentre in solitudine
non ritrovo più l'essenza della vita.












Dorotea, mia sorella maggiore, Elisabetta ed io...

domenica 26 febbraio 2017

Aforisma

Il sole splende per tutti...
quindi anche per te,

per cui facile divien 
toglier l'armatura! 

lunedì 20 febbraio 2017

Solitudine, senza di te

Si spande non fa rumore
dalle vene scorre all'infuriata
invade il fragile terreno
s'impregna nel cuore
annebbia la mente l'anima umilia

Non accetta parola padrona si manifesta
del castello le porte suggella col catenaccio
ombra perenne e sole non permette
del silenzio innalza il suo regno
potenza acquista facendosi ladra

Da quando tu adorato amore sei andato via
nemmeno per un attimo ha sciolto
il ferreo laccio mi trascina nel nulla
trafigge la mia essenza e
spavalda mi ripete che tu eri suo acerrimo nemico
mentre io non le faccio guerra ma ben l'accolgo... la solitudine

Di te Luciano, amore, vita mia, ho bisogno e solamente di te
infinitamente mi manchi anche in questo mio giorno
ti cerco in ogni angolo luce non ritrovo
sostieni tu il vacillante mio greve passo.
                                    

Senza più rose

 E io... oggi 20 febbraio 2017
così voglio ricordarti
e per un attimo m'illudo che tu sia ancora con me
tra le rose rosse che mi donasti...
La tua Rosa ormai appassita e senza più luce
ma che in ogni istante
il pensiero e il cuore a te rivolge.


E il tuo sguardo, Amore, mi è Vita...












domenica 19 febbraio 2017

sabato 18 febbraio 2017

Aforisma

Le più belle poesie si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piegati e le menti aguzzate dal mistero.
( Alda Merini)

venerdì 17 febbraio 2017

Alma de coral

En tus ojos
El mar veo
No para el azul de las pupilas
Pero para el profundo horizonte
Que me ofrece.
De tus labios bebo algo
El agua cristalina que vida me dona
En la calidez de tu corazón
Tiernamente recuesto los pensamientos
Que la mente invaden.
Pero la morada más soñada
En tu alma encuentro.......


  A mi amor, siempre

De Él vivir

En cada instante quiero
De mi tiempo
El aire que respiro
Riegue la luz del corazón

Caliente también el frío
Que apaga el calor
Mientras huesudo
Aparece el soplo del viento.

Soledad
Mirada triste sufrimiento
Ausencia................................... SIMPLEMENTE HERMOSO, saludos poeta

Al mio amore, sempre

Inesplorato lago

 Presentazione del libro  a Neoneli - Oristano
con lo scrittore, mio cugino Eliano Cau - 2009
Argenteo bacino
nelle tue screziate acque

dalle più tenui sfumature
scorgo nell'armonioso abisso

l'uman pensier celato.
Ormai smanioso e svigorito

nel cosmo emette
un'impalpabile grazia

che in ciel persiste
al fin di render i cuori
bramosi coeredi dell'Amor donato.

Dalla Silloge "Inesplorato lago" 2009








                                                Opera pittorica dell'artista G. Joppolo,
                                                 con il quale collaboro da diversi anni,
                                                             copertina del libro.

mercoledì 15 febbraio 2017

Foto ricordo


                                      
                                                        E I SUOI ADORATO FRATELLI,
                                                       DUE ASSENTI, UNO PER LAVORO,
                                                     L'ALTRA E' STATA CHIAMATA IN CIELO
                                                  DODICI ANNI FA... QUALE VUOTO ANCHE
                                               SENZA DI TE, NOSTRA ADORATA GRAZIA!
                                                    Continuate a essere la mia forza, ora più che mai,
                                                     da quando Lui, il mio Amore, più non vedo...
                                                    e voi sarete perennemente nel mio cuore.

ARTICOLO

Ho inviato in Redazione la poesia "Mi vivi nell'anima" per ricordare il mio sposo,
nel terzo anniversario dalla sua scomparsa,
6 - 2 - 2014, e mi è stato regalato questo gradito articolo!

           DAL GIORNALE   "IL BIELLESE"  14 FEBBRAIO 2017


martedì 14 febbraio 2017

Anima di corallo


Dai tuoi occhi
il mare intravedo
non per l’azzurro delle pupille
ma per il profondo orizzonte
che mi offre.

Dalle tue labbra sorseggio
l’acqua cristallina che vita mi dona.

Nel tepore del tuo cuore
teneramente distendo i pensieri
che la mente invadono.

Ma la dimora più sognata
nella tua anima incontro
dove in unica entità eternamente
ci avvolgiamo e l’amore confine
non intravede
perché l’anima è in noi
e noi siamo anima che brucia d’amore
al par del rosso corallo.

IL PREMIO ERA TUTTO TUO,
MA QUALCHE GIORNO
PRIMA SEI VOLATO LASSU'!
E IO, IN COMPAGNIA DELE LACRIME
GIORNO E NOTTE,
SEMPRE DI PIU' TI AMO!




Celestial melodia



Più mai volerò sul rivolo
dorato tra petali d'amore sfrenati

sull'erba siederò nell'olezzo del vento
che i capelli scompiglia
mentre il tuo cuore imperla la mia anima.

Attenderò il nostro incontro
ove in celestial melodia
a me ti stringerai nell'eternità immensa!

lunedì 13 febbraio 2017

Aforisma

Le persone sensibili sono di poche parole, ma la loro anima parla continuamente. E lo fa attraverso i gesti, gli sguardi E i silenzi. ( A. Curnetta).

Emozioni rubate

Al sofferente cuore
di nascosto tra la folla
che vince il tempo
quando tutto sembra polvere
le emozioni qualcuno strappa
e nel sotterraneo alito le trasporta.
Vincere non si può
se dal sogno ti allontani
aborrisci  la guerra
corri sul campo con gaudio
salvezza giungerà anche per chi
anima più non ha.

domenica 12 febbraio 2017

Respiro

 
 
Emozioni non gestisco
assenza di parole
nuvole di vento prendono
il respiro
per deporlo
dove assenza è presenza.
Mentre persisto
nell'assenza d'assenza.

giovedì 9 febbraio 2017

Pennellate di filosofia


MOSTRA DI PITTURA, CORRELATA ALLA MIA POESIA      
           maggio 2012 BIELLA

Della vita i colori raffiguri
il mare scorgo spumeggiante
come il mio spirito
i flutti si incontrano
con l’aria che respiro
La terra intravedo

fra le nascoste colline
alla gioia e al dolore
presente sarà l’impulso

Ma oltre colore rosso
che gaiezza dona
l’orizzonte incontro
sconosciute terre immagino

Lo spirito
a indietreggiare mi sollecita
poiché la vita
inizia dal mare e
se l’azzurro non distinguo
è perché oltre i colli
nell’intimo del cuore
in silenzio si è nascosto.








                                       
                     Dalla Raccolta 
                                             "Spirito libero" 2011










Da lontano osserva

Assopita vigilar non posso
sul sole che spunta
nell'ondeggiar di barche
sull' arena calda.
All'orizzonte gelida
si stende una lacrima
per richiamar l'amore
che da lontano osserva
la vita senza segno
si dirige verso il nulla.

 E questa
è la mia esistenza...

mercoledì 8 febbraio 2017

Mi manchi, amore

                                                   Valle D'Aosta 2013

                                                 Aeroporto Biella 2013

                                   Gruppo Fondo Tempia

                                                      Alba dal nostro balcone Biella


Nei respiri cauti del vento
i miei silenzi abbracci
le lacrime asciughi
e fra i solchi del tempo
irradi la tua luce.
Mentre il curvo inverno
s'arrende lentamente al tepore
ancor non so
se correre senza ali
o distender tra gli aridi rami il cuore
Infinitamente mi manchi
ed Eternamente ti amo.

martedì 7 febbraio 2017

Al mio Amore, sempre

Di lui vivere
in ogni istante vorrei
del mio tempo
l’aria che respiro
innaffi la luce del cuore

scaldi anche il gelo
che spegne il calore
mentre spigoloso
appare il soffio del vento.
Solitudine
spento lo sguardo sofferenza
assenza
fra luci che più non s'accendono
il tempo si è trasformato
giorni sono divenuti millenni
anni secoli
e i millenni ancora giorni.
Due sono gli anni da quando
i nostri animi più non s'intrecciano
ma presenza infinita
in ogni istante ti percepisco
il tempo non diminuisce l'amore
e il dolore si fa sempre più preghiera.
6 - 02 - 2014
6 - 02 - 2016

Padre mio

Padre mio,
ora che le voci tacciono e i rumori si sono smorzati,
qui nel letto la mia anima si eleva a Te, per dire:
Credo in Te, spero in Te e ti amo con tutte le mie forze,
gloria a Te, Signore!
Depongo nelle tue mani la fatica e le lotte,
le gioie e le delusioni
di questa giornata trascorsa.
Se i nervi mi hanno tradito,
se gli impulsi egoisti mi hanno dominato,
se ho dato luogo a rancore o a tristezza,
perdono, Signore!
Abbi pietà di me.
Se sono stato infedele,
se ho pronunciato parole invano,
se mi sono lasciato trasportare dall’impazienza,
se sono stato un problema per qualcuno,
perdono, Signore!
In questa notte
non voglio consegnarmi al sonno
senza sentire nell’anima
la sicurezza della tua misericordia,
la tua dolce misericordia
completamente gratuita.
Ti ringrazio, Padre mio,
perché sei stato l’ombra fresca
che mi ha coperto durante tutta questa giornata.
Ti ringrazio perché,
invisibile, affettuoso e avvolgente,
ti sei preso cura di me come una madre
in tutte queste ore.
Signore! Intorno a me
tutto è già silenzio e calma.
Manda l’angelo della pace in questa casa.
Rilassa i miei nervi,
tranquillizza il mio spirito,
sciogli le mie tensioni,
inonda il mio essere di silenzio e di serenità.
Veglia su di me, Padre amato,
mentre mi consegno fiducioso al sonno,
come un bambino che dorme felice tra le tue braccia.
Nel tuo Nome, Signore, riposerò tranquillo.
Amen.
(Fra’ Ignacio Larrañaga, manuale di preghiera “Encontro”)

lunedì 6 febbraio 2017

Mi manchi



da tre lunghi anni!

Nei respiri cauti del vento
i miei silenzi abbracci
le lacrime asciughi
e fra i solchi del tempo
irradi la tua luce.
Mentre il curvo inverno
s'arrende lentamente al tepore
ancor non so
se correre senza ali
o distender tra gli aridi rami il cuore
Infinitamente mi manchi, Lucient,
ed Eternamente ti amo.

domenica 5 febbraio 2017

Si perde lo sguardo


Striscia dilatata
dove il tempo più non concede
l’esistenza di colui
che in solitudine
pugna debolmente
col mondo.
Nel silenzio
le pareti osserva la sera
un tempo gaie e calorose.
Oggi senza volto e suono
ruscelli offrono allagati
di pianti celati
ingiallendosi quando
la notte aspetta un bagliore di luce.

Dalla Silloge "Anima di corallo" 2015

sabato 4 febbraio 2017

Aforisma

Libertà scandisci i sogni, senza permettere di viverli.

Ritratto

                                                            RITRATTO D'ARTISTA

                        Il risultato è sbalorditivo! Il tuo atteggiamento positivo e il tuo carattere unico 
                   sono stati ritratti perfettamente. Con te come soggetto è semplicemente impossibile
                      fare qualcosa di sbagliato. Questo dipinto si è guadagnato un posto sul muro!

giovedì 2 febbraio 2017

Libro anima di corallo

POESIE
MARIA ROSA CUGUDDA

ANIMA DI CORALLO

CASA EDITRICE KIMERIK

ANIMA DI CORALLO
Dai tuoi occhi
il mare intravedo
non per l’azzurro delle pupille
ma per il profondo orizzonte
che mi offre.
Dalle tue labbra sorseggio
acqua cristallina che vita mi dona.
Nel tepore del tuo cuore
teneramente distendo i pensieri
che la mente invadono.
Ma la dimora più sognata
nella tua anima incontro
dove in unica entità eternamente
ci avvolgiamo e l’amore confine
non intravede
perché l’anima è in noi
e noi siamo anima che brucia d’amore
al par del rosso corallo.

RINASCO CON TE
Nella brezza solitaria
a passi stanchi invado il mondo.

Percorro la luna
che guarda
l’alba dai colori d’amore.

S’avvicina il silenzio
mi chiede parola
non conosco discorso.

Stretta al vento
acquisto saggezza
non odo profumo di tristezza
confidenza si respira
mentre la vita assente ricompare.

Nel lago m’immergo
unisco il cuore all’argenteo sguardo
nel fiore poso
malinconia innata
vera esistenza l’animo abbraccia.

SOLITARIO MARE
Mi poso sulle onde
fra rumore del mondo affievolito
tutto si disperde
perché il caldo soffoca.
Mi stendo chiudo gli occhi e mi assento
nell’aria parole straniere.
Io assente te incontro
le pene confido dura è la vita
greve il pensiero.
Mi rilasso idea non propongo
odo dei passi mi abbracci
nell’universo mi trasporti
la forza ostacola.
Poi sussurri “Vai il mondo ti attende”.
Sei sostegno sola mi ritrovo
non colgo il perché.
Getta al vento rimpianti
all’ altrui pena legati
più gaudio incontrerai
se l’io abbandoni.
Leggo nel libro
scritto da chi mai penna ha usato.

SI PERDE LO SGUARDO
Striscia dilatata
dove il tempo più non concede
l’esistenza di colui
che in solitudine
pugna debolmente
col mondo.

Nel silenzio
le pareti osserva la sera
un tempo gaie e calorose.

Oggi senza volto e suono
offrono prati allagati
di pianti celati
ingiallendosi quando
la notte aspetta un bagliore di luce.

IL CUORE S’INFIAMMA
Cerco di te spazio fra
le nuvole rosse
distese colline invitano
alla focosa passione

Nell’aria si diffonde
profumo dal sapore velato

Senza vesti
coloro di petali l’armonia
che slaccia nastri
per affacciarsi
al desiderio che avvince

Si snoda di glicine il lungo viale
mentre il trasporto appare lieto
fra acque che la pelle lambiscono.

ISOLATO L’UOMO MUORE
Non conosco stagioni ormai
si sfalda tempo e realtà
ai ripari non si corre

Sventola falsità
distesa gioiosa sull’arcobaleno
perdono voglia di chiedere

Urla il vento urla potente
disperato è il grido
troppo silenzio allaccia i cardini
del mondo
fluide lacrime scorrono
in aridi sentieri

Isolato l’uomo muore
l’orgoglio predomina
richiesta di perdono
oltre le chiuse labbra non giunge.

SCIOLGO LEGGERA I CAPELLI
Il mare più non geme
di te il respiro si nutre
sulla sabbia cocente
la parola fa silenzio

Osservo l’orizzonte
lontana mi ritrovo senza via

Leggera i capelli sciolgo
carezza il vento

Mentre il mare ricorda
che vita sempre
essenza non trasmette

Ma dolore spinge sulla soglia
per volare dove da sola ti ritrovi
perché l’insania
sensibilità manifesta.

                                                                   RESPIRO DI TE
Scivola lento
verso il mare il fiume
a mani legate
si avvia.

Sento di te il respiro
lo bevo
nel calice di cristallo.

L’essenza assorbe
il mondo più non mi appartiene
evanescenti sagome
appaiono e scompaiono.

Si tinge di sole
dolce passione
l’amore denuda
fra germogli di spiga.

Al tuo respiro mi abbandono
soavi melodie
tracciano sentiero
di vita che risorge.

OSARE PIU’ NON SA
In cima si dirige
confine non disegna
solitario va il pensiero
d’affanni ricoperto.

Osare più non sa
nel vento si confonde
ardua è l’attesa
lentamente il sole
nella dimora prende forza.

Ed io
alla stella impallidita chiedo
dove potrò sostare
per reggere il peso
che il cammino ritarda.

VERSI D’AMORE
Gli occhi mi regali
luce trasparente
innaffia
l’animo tormentato.

Cingi con la mente
mi abbracci Luciano e mi conservi
di te il profumo
nello spirito smarrito avverto.

Assorbo l’attimo
il percorso
non comprendo
so che da sempre mi appartieni.

Sfoglio le pagine del cuore lentamente
per non essere disturbato.
Leggo versi d’amore appassionato
scritti da te
per me che forse poco merito.

DROGA, DIVA SOGNATA
Sulle ali d’una capinera
varchi oceani sconfinati e rattristati
nel sogno di un giovane spensierato
all’alba ti ritrovi.

Sei candida pulita e leggera
subito invadi
gli anfratti nascosti sei gentile
tenerezza e felicita prometti.

Perfida polvere
il tuo nome è droga
innocenza e debolezza inganni
vita distruggi
di giovani senza meta
la bussola han smarrito
e tu senza pudore nel baratro li conduci.

Ragazzo smarrito solleva lo sguardo
dal Cielo il Padre
la mano ti tende
esci dal tunnel e l’unica tua Vita riprendi.

SILENTE RAGGIO
Incanta il tempo che passa
sparge giornate di vento
foglie turgide
dall’alito potente stimola il viso
intanto la calura
le distese imbiondisce.

Agosto nelle vene non avverto
troppi silenzi
hanno scalfito la mente.

Più i ricordi le acque intorbidite
non smuovono e il sapore d’esistenza
dal profumo di paglia
affoga l’anima smarrita
nell’infuocata estate.

Mentre l’amico mare
splendore non gode
ma al mio lutto si unisce.

TACITO IL MONDO
Attende la notte
fra il frinire di cicale
l’onda che tramonto non vede.

Nella riva celeste
si osserva il buio
al riposo si adagia silenzioso il mondo
c’è anche chi la notte tranquilla
non ammira
poiché ogni speranza inghiotte.

La fine è quando
più nulla gli occhi leggono
nel libro della vita altrui
e più nulla scrivono
sul libro della propria.

MENTRE GRIDA IL VENTO
S’incammina la sera
incurante soffia il maestrale
sulle vie dorate il silenzio cala

Grida il vento
sui pensieri abbandonati
“voglio armonia” non l’ascolta il tempo

Sbatte le porte non chiede permesso
“violenza forzata
all’indifferenza dell’uomo” io sussurro

Cerco ausilio il pianeta è sfinito
troppo rumore affligge il silenzio

La ferita è lacera ma io attendo.

GEME IL FANCIULLO
Annaspo
nei dintorni del mondo
geme l’animo
di chi cibo non prende
ride il gaudente
che sofferenza non comprende.

Incontro una vecchia orante
lo sguardo lassù rivolto
gaudente del cielo sereno.

Chiamo il cuore
perché tanto silenzio
indifferenza e gelo regna ormai
nel cosmo si vive d’assenza.
e il povero
nel deserto umano grida “ho fame”
Chiamo ancora il cuore
ma nessuno ascolta.

SI SVEGLIA LA PIOGGIA
All’alba dipinta dal sole
chiedo se il cielo è sereno
“Di pianto è bagnato
son lacrime del misero
che nessuno vede”
mi risponde.

Mi accosto asciugarle vorrei tutte
il cuore mio anch’esso ha fretta
e poco muta nella coltre rattoppata.

Il povero vecchio implora amore
distratto è l’uomo attende la chimera.

Giunge la sera più nulla colma la mente
il tempo è andato
lacrime senza potenza il cielo versa.

NEL RIPOSTIGLIO DELL’ANIMA
Di notte dorme anche la luna
galoppano bigie nuvole stanche
verso luoghi stranieri
riposa anche il mio Amato.

Un soffice manto ricopre il tempo
silenzioso il vento non bussa alla finestra.

Nel ripostiglio
ormai in disuso chiudo il mio spirito.

Tenebre sempre più tenebre
assente è la luce.
Uno spiraglio lì mi aggrappo
nulla ho nelle mani da portare
a Colui che vita mi ha donato.
Chi sono?
Forse nello scrigno dell’anima preclusa
qualcosa apprenderò.

AUTUNNO NEL CUORE
Scarlatti colori nell’aria
si accendono.
Il giallo al verde si abbina
distende soffici tappeti
al sognante innamorato.

Il rosso si lega al marron
passionali baci elargisce
colui che vive d’amore.

Sulla panchina teneramente
si adagia una vecchia solitaria
la dimora amata rifiuta
sa che più nessuno l’attende.

Mentre le foglie danzano
invocano il vento
per lei ordire un melodioso concerto.

La palla del bimbo balza
e per errore fra le sue mani giunge.
Per un attimo
del cuore l’autunno sconfigge.

CALA LA SERA
Si spargono perle
nel giardino nascosto
attorno accorre la folla
nell’aria profumo di pace.

Vincolo di luna
dall’alto sparge musicalità sognata.

Si accosta un fanciullo
pane implora
vessillo d’indifferenza sventola fra i prati.

Opulenza perdono non vede
mentre il mondo annega nel fango dorato.

Lambisce la pioggia
l’albero spoglio
i piedi del povero dal sangue lavati
il cammino riprendono
della sofferenza amica
e nulla più si attendono
da ingannevoli promesse.

E IL TEMPO NON ASPETTA
Tentenna la luna
fra guglie conquistate
s’inchina il tempo
al tepore del cuore

Sventola la chimera
su ricami orlati di seta
mentre negli scaffali degli anni io vago.

Solitudine da vendere
nascosta nei vestiboli affollati

Perché rincorro il tempo
quando lo sguardo niente più incontra?

MAI NEGLI OCCHI SOFFERENZA
Mentre il ento rattristato ululava
e il sole combatteva con la pioggia
tu un pomeriggio settembrino
hai lasciato questa terra.

Dopo tanto dolore che ha sì martoriato il tuo corpo
non certo l’animo e il sorriso
rivolto al mondo
per acclamare che la vita è ben altro
della terrena realtà.

A Cristo e Sua Madre sempre ti sei donata
sorella esemplare sposa e madre.

L’esistenza hai amato
con lo sguardo al pari di stelle
l’abbraccio hai elargito
in Cielo ti sei diretta conscia che Angeli
annunciavano in coro il tuo arrivo.

Pietrina amica mia cara più non t’ho rivista
dal giorno di gran festa accorsa nella natìa dimora.
Un bacio mi donasti eri gioiosa
ed io così per sempre nel cuore ti porterò.

TRAVOLGE L’URAGANO
Svanita nel pensiero
ciò che la vita indica
cerco di capire.
Tutto pare abbia preso il volo
nubi pallide e a tratti minacciose
avvolgono tenere reminiscenze.

L’idea è quella che mai
alla mia esistenza siano appartenute.

Travolge l’uragano
debole è il terreno
tanto mi manca ma si potrà avanzare.
E l’oscurità
il passo vieta.

Amare ogni fratello
dal profondo vorrei.

CANCELLARE MAI POTRO’
(A Lù, nostro cucciolo)
A novembre può spuntare anche
un fiore color d’oro
ne balza d’improvviso tra le variopinte foglie
una esile gialla
accostata alla madre ramata.
E ancora cumuli variopinti
che fanno da tappeto
ai piedi degli alberi che nudità
insegnano senza riserbo.

Fra le foglie amiche Lù si celava
e col manto setoso le carezzava.
Un giorno sofferenza l’ha preso
a sé l’ha stretto
mille discorsi ha pronunciato con lo sguardo
alla vita e all’amore ci ha incatenati.
Attoniti come foglie
abbiam visto la vita cadere
ma l’amore è eterno
e lui vive per sempre.

ANCOR TI VEDO, MADRE
Dagli stanchi gioiosi occhi
scivolava a forte gettito
amore per le creature che innanzi a te
si ponevano.
Calde le mani tendevi
a chi con filo di dolore il cuore aveva cucito.
La fede mai perse vigore
le perle del rosario
ovunque e ad ogni istante tue le facevi
mentre coi ceri accesi al rombo del temporale
innalzavi al Signore
sincere orazioni.
Poco per te imploravi
sempre paladina degli oppressi.
Di niente ti adornavi
se non di tenerezza e altruismo.
Fede famiglia e lavoro
erano i sentieri
e ciò agli altri in eredità hai lasciato.
Volata sei
in silenzio una mattina di dicembre
dove qualcuno ti attendeva.

I SOGNI RINCORRO
Aria respiro lucida è la mente
s’innalza
soave nella rugiada del giardino
il timido universo.

Alla luce aspiro tra vanità avvolgente
spicca un mare d’assenza
nei giorni solitari del viandante

e intanto capire non può
che il tempo lo porta lontano
dove il silenzio distrugge
e il cuore tace.

ALL’OMBRA D’UN VELIERO
Ti stringo fra le ali
fragili come il tempo
che tacitamente inganna.

All’ombra di un veliero
l’oceano mi è compagno
si sdraia fra le nuvole
e gaudio implora.

l’Aurora non tramonta
s’accende di bagliore
ore mi propone
d’amore mai sentito
se nel cuore c’è l’ascolto
il tempo non invecchia.

ESISTERE
Di notte muoio
svegliando le tenebre
muoio anche di giorno
collaborando col sole.
Cinge il dolore
più la presa non molla.
Esistere, esistere anche nel vuoto
ma la vita non accetta
o sei o non sei.
La maschera non puoi deporre
nella società ove tutto è teatro.
Nel tuo scrigno
nessuno vuol leggere.
Libertà sento
anche di mostrarmi piccola debole e fragile
da quando Lui
con lo sguardo più non mi abbaglia
e nel suo vezzo più non mi perdo.

IL MEDICO DEGLI UMILI”
Più il mio Sposo non ritrovo
il suo cuore all’improvviso
(ed anche il mio) si è fermato.
Col sorriso sollievo ha donato a quanti
da sofferenza e morbo invasi.
Ora in Cielo
spazia adornato da candidi Angeli
quaggiù io son rimasta
sola e desolata trafitto ho l’animo
mentre il volto inondano lacrime di ghiaccio.
Lo sento mi abbraccia
tendo la mano percepisco l’Amore
ma non lo vedo.
Non più respiro senso non riscontro
vegetare o morire nello struggente
tormento che attanaglia?
Mio Gesù, a Te mi unisco
disperazione solamente posso offrire
trasformala in dono, Dono vero.
Anche per me hai versato il sangue innocente
senza più forze
ai tuoi piedi mi abbandono.

FURTIVA NOTTE
Timida silenziosa
chiede la notte riparo.
Delle solite tenebre
questa sera si spaventa.
Bimba si scopre
e nella fievole luce
di un’anima quasi spenta
si adagia.
L’una all’altra si avvolge
in dolce delizia
caldamente si stringe
per lasciarle in silenzio
una briciola dolorosa
regalata dalla spada.
Verso la luna
poi, ormai stanca,
s’affaccia.
Mi stende la coltre
e gaiamente s’allontana.

AD UN VECCHIO POETA
Omaggio silenzioso
a chi nella sofferenza
ha sempre detto no
al patimento senza valore.

Doveroso rispetto
a chi l’estro poetico ha donato
per incoraggiare
gli sconfitti già prima di esserlo.

Dono semplice
a chi l’uomo ha scrutato
nel profondo dell’animo
per amarlo
e gli valori veri fargli scoprire.

Sentimento profondo
a chi cultura
con modestia ha armonizzato.

CANTO DELL’ANIMA
Si frantuma lentamente
sulla valle deserta
il cuore gonfio di pioggia.

Ride il vento
al sole si distende
mentre la rosa profuma di tristezza.

Scrivo versi poveri d’emozioni
poiché l’anima rifiuta
e più forza non ha.

La vita in silenzio si avvia
verso struggente canto d’anima
che Amore a sé lega.

VETRI RUBATI
A questa casa solitaria e deserta
disfatta e abbandonata
dai vetri rubati
dalle finestre spalancate
e sradicate porte

A questa casa
dal cancello col lucchetto
perché nessuno più la cerca

A questa dimora
precocemente decaduta
commisuro
il mio spirito … in città vagante!

IL NULLA S’ACCENDE
Pregherò nella tristezza
fra cuore tacito
e anima senza speranza
che si espande
dove l’indifferenza annega
e il silenzio incarna
la civiltà del gelo.

Dei freschi fiori
offrirò all’altare che mano mi tende
svanisce la mente
dai ricordi isolata
e il nulla s’accende per distruggere
quel quasi nulla
che l’esistenza avvolge.

Un canto sconosciuto
nel rumore dell’anima prende
e la vita fra le lacrime
all’aurora mi sorprende.

DALL’ALBA AL TRAMONTO
Sempre più non bramo
soggiornare
in mari trasparenti e smeraldini
ove sabbia di fuoco
la pelle lambisce
e fiori esotici
incoronano il mio capo.
Più non bramo correre
dove sole e luna
giorno e notte si tengono
per mano
danzando nell’aria cristallina
sbirciati da fanciulle
dal canto soave.
Con te amor mio sempre
anche se non ti vedo
dall’alba rosata
al cobalto tramonto.
Nel tuo essere invisibile
nella tua mente nella tua anima
vita mi regali ed io
in te continuare ad esistere vorrei.

DONNA PER AMORE
Nel labirinto dell’assenza
si perde il tempo
corro sul selciato per ritrovare
il senso.
Il fiato ostacola profumo denso di fiori
nel limpido cerchio
invoco la tua anima
eccedo nella gioia
dal tuo sguardo avvolta.
Più donna non sono
se ai tristi ricordi la vita mi abbandona
ad ogni istante vera
tenera e di te inebriata
dolce Amore
e più t’amo
e t’amo sempre più intensamente
d’ annegar nell’Eternità che m’attende.

SCELGO LE PERLE
Fiocca dal cielo candida neve
brilla la natura assopita dall’inverno

il verde degli alberi si colora
che mai perdono la veste

accolgono fra i rami spogli e nudi
stelle candide che teneramente si posano.

All’alto il cuore sale
per dire grazie a chi vita mi dona
unita al mio amore del quale le perle
dell’ anima ho da tempo scelto

camminare insieme
da un tenero sentire bramo ancora
per lungo tempo.

Ho amato e amo
e scelgo per sempre
le perle del cuore dell’adorato unico
AMORE.

VAGANDO NEL SILENZIO
Stille di rugiada lambiscono
il pensiero disteso tra la sabbia

Lontana è l’estate
il sole ancora non brucia
chiede l’anima di amare
lungo è il silenzio il cuore non vive

Vera essenza nell’amore
anche in goccia
e l’universo di mani slegate
più muro non costruisce

Salvezza nell’invisibile
materia terrena soffocante

Scelta
non si conosce la partenza.

RAPISCO L’UNIVERSO
Dal sorriso ingannata
mi approprio
delle luci che in alto doni attendono
da colei che sogni più non rincorre.

S’annaffia nel giardino
il fieno colorato
sospira una carezza l’animo sbiadito
cerchi di luna offrono lo sguardo.

Dritta scorre la via mentre gravosa è l’aria
s’accende a distanza la petulante speranza
tra vita e morte lento intercorre il filo.

Ricorro il tempo
mi pento lo abbraccio di vita m’inebrio

e intanto su un stella
scorro seduta.

AMATA TERRA
Da gitana le orme poso
su terra divenuta ormai straniera
gelida ai raggi di luglio.

S’avvicina e mormora l’onda stanca
“Figlia più non sei
spento è lo sguardo
di granito il cuore
dov’è il tuo Amore?"

“L’ho perso una fredda notte d’inverno
e al nulla mi ha incatenato”

“No figlia
piangi disperati ma non morire
dell’amor vostro
testimone son io
Eternità era già nell’animo
quando felicità gli sguardi avvolgeva”

ABBANDONO
Disarmata
ai tuoi occhi
il cuore spoglio depongo
giunge l’alba dipinta di porpora.

M’innalzo
non risponde la mente
scivolo ove il silenzio stordisce
ancora il sole
sempre fra le nuvole.

Tempra la preghiera mi dona
vuoto attorno
solamente gioia attira compagnia.
Tra il gelo che dilaga
l’animo riprende a
vivere quando lo Spirito
di luce mi abbaglia.

LA MORTE
La morte sì
annulla ma la carne
esalta invece lo spirito
che inonda e travolge
luoghi e cuori
che ti conobbero.

Con amore più puro
continua l’arcano amplesso
che sconfigge
la disperazione profonda.

Tempo lascia spazio
per dialogare
con la morte falla vedere
prima che essa prenda
senza cogliere il vero senso.

Poi troppo tardi sarebbe e nulla
più nulla si potrebbe ormai.

E TU DIMMI
E tu dimmi
passeggero qualcosa dimmi
del mio dolce Amore
lo sguardo luminoso in qualche contrada
avrai incontrato.
Era schietto
amava il fratello
l’universale dolore condivideva.
Era lui l’amor mio
l’unico amore che vivrà nel mio cuore.
Confidami viandante
se lo sguardo posa la sera
quando la forza abbandona
su questa anima persa.
Ho tempo ma non ho vita
fenditura intravedo
appena al Signore mi dono.
Parole forse vuote
ma non per lui che per mano mi prende
e con amore
in armonie segrete mi conduce.

LA PAROLA SI SCHIUDE
Fra rampe dorate
Il vuoto all’antico sorriso
si mescola.

Nell’aria corre
il silenzio forzato
per attingere
al cuore dell’uomo
senza favella.

Rincorri il vento
se tempo
non ti è concesso.
.
La parola schiudi
a chi voce non ha
perché il coraggio
da invisibile ladro
gli è stato brutalmente carpito.

I TRE DONI
Regale diviene
donare a chi poco possiede.
Nella vita condivisa si spande
l’opera di chi ai fratelli si unisce.
Più preziosi
sono i doni che poco
ingombrano l’apparenza.
Un rosario
per dar cibo all’anima
ovunque accompagna
fra le mani lo si cela
mentre volano i petali in alto.
Un libro anche logoro
la mente sazia e al mondo lega.
Un pezzo di pane non può mancare
per rinvigorire il corpo.
Donare sempre e senza ricompensa!
L’altro vorrei prima vedere
ma poco percepisco
troppa nebbia ostacola il sentiero
così nel buio i preziosi giorni
anch’io sciupo.

LIBRO NON APERTO
Massa ingarbugliata di fili
d’azzurro colorati
verso torbide acque di vita dimenticata.

Si stringe il cuore
alla presenza spenta.
Mi richiamo alla pace che più
non discorre
aprire il forziere dove nascosta geme.

E libro non aperto son io quando
gelo il respiro allaga e nel pensiero
il desiderio di perdono avanza.

Si scalda l’aurora
verso il vento scorre ove natura implora
dell’uomo il pentimento

AMBRATI VIALI
Vivere l’esistenza
lontano dal mare
percorrendo sentieri scuri e impervi,

viali ambrati
dai lucenti sprazzi
di sentimenti lontani e svaniti
forse lo sguardo
scivolerebbe nel sogno del tempo.

E percorso diverrebbe
oasi di pace nell’ingarbugliata
aurea società
dove tutto appare perfetto
ma il cuore
mai può parlare!

ROMANTICI CANTI
Sogni non ho
se ne vanno sparsi per vie anguste
senza alcun nome

Più non si ascoltano i canti romantici
che il vento solitamente intonava

Secca è l’erba
la libellula all’acqua non s’accosta

Parole vuote
se l’Amore non infiamma
dove il deserto il canto invoca.

A TE, CHE MI AMI
Sorriso di mare
dalle tue labbra
due stelle dell’universo
dai tuoi occhi
il calore del sole
dal tuo cuore
un mondo d’amore
dalla tua mente.
Da te il respiro
di me.
Il mio canto di te si nutre
che mi ami
e immensamente
anch’io ti amo.

SPIRITO GUERRIERO
Il sogno più non
si accosta
all’aurora dorata
lo spirito combattivo
perso ha la battaglia.

Scivola nella notte
alla ricerca d’oblio.

Si erge al contrario
il libero pensiero
mentre si avvede che il sogno
più ali non ha.

LA FINESRTA DELL’AMORE
Mattina d’inverno
non scioglie la neve

sventola l’anima
rapita dal freddo innocente

si vive d’amore se il cuore
batte su emozioni non sognate.

Un canto si ode nella radura solitaria
all’amore un inno
alla vita un sorriso donato con tepore.

E l’escluso
dalla solitudine risorge.

SE L’ETERNO COGLI, E’VITA
Il tempo inesorabile va
dove la mente non vuole,
a tratti concede riposo ma inganna
al primo albore.

Sulle spalle gli anni pesano
angoscia uccide più del fucile,
di piombo si mostra il cammino
lo spirito certo non è di soccombere.

S’alza il vento linde rende le vie
per un attimo si disperde l’amaro.

Senza fiato correre,
tenendo per mano il fratello che piange
e tu alle spalle abbandoni
insensati pensieri.

La vita è Vita se coglie l’Eterno,
in terra tutto si scioglie.

Son certa, finalmente vivrò.

ILLUSIONE
Già al primo chiarore
nella mente dello sprovveduto
ti insinui
e galoppante vaghi
senza limiti imposti.

Al sole ti esponi
perenne calore annunci.
Ma al calar dell’ombra
al fragile animo
del dissonante intuito
fai elegante sfoggio.

SPUNTA UN BOCCIOLO
Sorgi o luna
dal colle nascosta
spandi luce abbagliante guardando l’amore
tenere lusinghe offri
agli amanti distratti.

Di rosa un bocciolo
inneggia all’amore
il bagliore senza sole splende sul volto.

D’amore autentico si vive
se di te non hai coscienza.

MISTERO DI DONNA
L’immensità del mare
incontra celato mistero di donna
abbracciata al fuoco del sole
diviene poesia.

Autentico sorriso
come brezza leggera semina
perdono invoca
scevra di presunzione.

Inebrianti petali lascia cadere
se solleva lo sguardo illumina vette lontane
preziosa gemma
mistero di donna.

ALLA (PICCOLA) TEA
Mattina d’inverno
nel sole smagliante il gelo trova riposo
corre il pensiero lesto
tra le magiche note di Beethoven
verso l’Isola mia lontana
dove l’amata cugina dal giaciglio
più non s’alza la voce più non s’ode
poiché crudele morbo l’ha invasa.

Qui fra montagne
di bianco ricoperte a Dio m’invoco
per donar vigore a colei
che onore sempre Gli ha reso.

Vana la speranza a metà giornata
lasciato ha la terra
in Cielo si è alzata e come profumato fiore
al Paradiso s’è affidata.

Sola mi ritrovo e per l’ultimo commiato
gli occhi in Alto ho fermato.

LEGAMI DI VITA
Dalla sabbia del deserto
un fiore si sprigionerà
se il fratello dalla pelle trasparente
al cuore l’altro
dall’oscuro colorito
richiamerà.

Insieme dal fiore
l’albero innalzeranno
e succulenti frutti
nella terra spargeranno.

GRAZIA, VITA DONATA
Primavera s’avvicina
fra nuvole ti cerco
slega la mente il tepore dai gelidi pensieri

nell’aria distendo il cuore
porgendoti la mano.

Non ho parole il respiro mi tradisce
invade la mestizia
tu sei lontana e io più non sono.

Salgo veloce le Scale avanza
di te il silenzio
sollevo lo sguardo sorridi e mi parli

“Cerca la pace abito nella luce
dove tutto è gioia e Grazia senza fine”.

CORRE IL GABBIANO
Si tinge d’azzurro
fra scorci di luna lontana
il triste pensiero.

Si abbraccia il calvario
più luce non chiede
s’arresta in istrada l’amore cocente
subitaneo vibra il volo di farfalla.

Si acquieta il tempo
in solchi scoscesi si affanna
e corre il gabbiano
acciuffa dall’alto ambito cibo.

Delizia d’amore
schiusa al tramonto.
IN SILENZIO
Respiri silente
al mattino di fiori profumato
Potrebbe sentirti
e cangiare soffio d’aria
con urlo.

Sei niente
ma poco importa
il cuore si spegne e il corpo
ardore più non svela.

Da lassù qualcuno guarda
mentre bisbiglia
“Sei donna sei vita”.

DEL VENTO LA RAGIONE
Quasi il vento oggi mi sbatte
nell’altra sponda
non mi accorgo se la luna mi sorride.

Estendo lo sguardo
lacera mi ritrovo non di vesti ma di luce
cado in ginocchio
poi corro l’aria il respiro trattiene.

All’alba distendo i pensieri
si bagnano di rugiada
poso lo sguardo
su polveroso specchio.

Incontro l’anima stanca
cuore povero
volto senza vigore.
Il vento ha ragione
è tempo di varcare la riva.

PIANGE PER ME
Nell’ombra della notte
accarezzo il dolore
ma lui schianto promette.

Corro e rincorro il vento
gli chiedo di starmi vicino
tacito nel suo angolo rimane.

Apro gli occhi
altre tenebre si avviano
ove il giardino le incanta.

Ho scoperto che il sole
angosciato lacrima per me.

TRISTE PIANTO
Dal profondo
ondeggiano spumeggianti
le tue acque
la sofferenza alla vita affidi
chi di te gode
incurante al sole s’abbandona.

Giunta lenta son io
il triste pianto odo lontano
mi avvicino ti consolo
ché in verde età
un passaggio per terre lontane mi donasti.

Ora che poco intendo
della presenza incompleta divenuta
chi le mie lacrime
asciugar potrà
se non tu amico mio Mare!

NEL SILENZIO L’AMORE
Al sole mi aggrappo
una mattina
d’estate ai piedi del mare
tra meandri di luce
assorbo l’amore che nasce già presto.

Sventola su ramo
una nuvola pallida
increspa l’aria e chiede indulgenza.

Dal tepore nascosto
sbircia l’amore profondo.

Le mani si uniscono
la vita respira saltando sull’onda
l’amore combatte.
E via al sogno dal tempo rapito.

LIEVI MELODIE
Gelido vento
al contatto dei visi
ti scaldi
due occhi accecanti
illuminano il volto,
al naturale arco
tende
il viale alberato
qualcuno si ama
in silenzio
e noi stringendo
più forte la mano
corriamo.
Il mare
le melodie più trasparenti
canta e la luna
con le nuvole
dolcemente pugna.

PAROLE
Inutili sembianze
di cose e di emozioni.
Non ci sono parole
che esprimano il mio dolore.

Ma in voi parole inutili vane
fredde vuote
ritrovo conforto
alla mia disperazione
e vi chiamo a lenimento
del mio dolore.
Arcane ancelle
di mondi lontani
parole utili calde piene d’amore
e di vita.
Parole.

CANTO D’AUTUNNO
Si va incontro
all’oro delle cadute foglie,
pesante è il cielo
a oriente più lo sguardo
non si stende.

I cuori si celano
per disporsi
al giubilo finale.

Tutto procede e anche tu
negli estesi viali
dal tappeto di foglie
ormai danzanti ti avvii
verso sentieri ben più assolati.

PROFUMO DI ROSA
L’ immagine vola
sei splendida dai mille colori
vesti giardini a festa
mentre col profumo gli animi inebri.

Nessuno conosce l’anima
fragranza di tristezza
di solitudine anneghi
ogni movimento l’onda annienta.

Osservi deserto attorno
più fiore non sei
filo d’erba ormai arida
pronta al trasporto del vento
ove confine non appare.

Tu rosa

ARDENTE SENSAZIONE
Di passione
scolpito ho l’amore
per vie deserte
più nessuno si perde.

Vibra il cielo
la finestra si spalanca.
Una dolce melodia si intona fra rivoli
di sentimento
che sede non trova.

Stringi le mani
a chi gelide le sente
il cuore regala e la luna ti abbraccia.

Brucia ancora
mentre si spegne nel petto
solitudine amara.

TACE IL SILENZIO
Dal sole accarezzata
mentre mi bagno nel gelido lago
dipingo una vetta dalle guglie generose.

Varco il muro
incontro ali di farfalla
all’orizzonte mi spingono
visi scarni ed occhi lucenti
mi svegliano.

Muore il silenzio
se alla mente chiedo soccorso.

Al mio Signore mi porta
al Creatore che vita mi ha donato
e che d’amore mi riveste.

GELO INVISIBILE
Freddo è il cuore
nel gaudente
triste mondo.

L’apparente non tange
l’animo vaga
non trova riposo il corpo
nell’invisibile gelido.

Ma lassù
si pone timido
lo sguardo
e la neve ricopre di gaudio
nella vasta coltre
obliata.

PAPA FRANCESCO E L’ISOLA
Tu uomo semplice da Dio prescelto
vivi col cuore tra sofferenti
gli ultimi accarezzi
con naturale amore si spande il tuo sorriso
in smarrite colline.
Semini gaiezza con lo sguardo
ove odio regna e vita spenta.
Prega il Signore
Francesco affinché a te conduca
per tenerci per mano nella buia esistenza.
Un amico incontro in te
povera son io
purtroppo di Spirito
ti sento vicino degna di chiamarti fratello
non sono.
Padre ti invoco tra le tenebre
all’alba più nulla comprendo
l’essenza mi sfugge.
Ti imploro armonia vorrei ritrovare
troppo lontana è la Sardegna,
Terra mia.

DEPONI LE ARMI
All’ alba ti affacci
tra di rose fragranze
solleva lo sguardo
e cogli il mondo d’amore.
Offrigli un sorriso
si schiudono le ali.

L a vita da sogno realtà diviene
avvolge lo sguardo la Pace
anche se gelo invade.

Finalmente ti accorgi
che tu sei fratello
di chi escluso lacrime versa.

Deponi le armi
libera il cuore
vedrai leggero diviene
dimora cercherà
se disertato ha la ragione.

BALENANDO FRA GLI ARCHI
Striscia dilatata
dove il tempo più non consente
l’esistenza di colui
che in solitudine
pugna debolmente col mondo.

Le pareti la sera osserva
gaie un tempo e calorose
dall’arcobaleno dipinte.

Senza volto oggi e senza suono
prati offrono inondati
di crudeli lacrime ingiallendo quando
la notte attende
bagliore di luce.

LEI INVOCA
Generosa è l’ Isola
la mia Sardegna,
anche congelata dal pianto
regala il manto dorato.

Son io ormai da sola
ovunque posi piede
ma Lei caldamente invoca

“Neanche per amore si deve morire,
la vita è morte
solamente per chi
lo sguardo tiene basso.

Solleva gli occhi
l’Amore vive in te
con granitica potenza
nell’attesa dell’eterno incontro”.

DI TE SCRIVE IL CUORE
Di te scrivo che poco vedo
in deserti silenzi lo sguardo si nasconde

ho lasciato amore per te
la terra e il sangue mio

fra glicini e mirti
del mare le melodie colori e profumi.

Colgo ogni sospiro
quando lo sguardo inonda
abbraccio anche la luna immersa
nei tuoi baci.

Amor mio poco mi scopro
per far leggere l’animo vero.

Ma io così ti amo
che quando a te penso
l’intero cosmo mi appartiene
e più nulla bramo.

CRUDELE SCELTA
Si ode bussare
alla porta
silenzio si rincorre
l’animo muore.

Amare o Spegnersi.

Scelta crudele
tanta stanchezza
da inerzia.

Forse morire

CERCO LA TUA MANO
Prendimi per mano
la vita incatena
se il tuo furore viene meno,

chi solerte si affida
al tuo limpido sguardo
sostieni.

L’esistenza trema
più il sole non abbaglia

Da lontano una nuvola
impone la sua compagnia.

DALL’ALTO IL TUO ANIMO
Per il sole che intorno fai splendere
quando son bigie le nuvole
e la tempesta non tarda ad arrivare

Per lo sguardo severo che posi
sul mio cuore
quando la mia luna è storta

Per la generosità
nel mostrarti al debole sofferente fratello
e senza remora una finestra gli spalanchi

Per il coraggio che offri
e ancora amor mio ti amo di più
perché
dall’Alto il tuo animo mi è stato donato
quando io nulla meritavo.

ANELITO DI PACE
Sempre
alla ricerca di pace

posa le ali sul profumato petalo
solleva lo sguardo.

Arido il verde è divenuto
sull’orlo aggrappati.

Giunge estraneo l’urlo solitario
il cuore non tange l’indifferenza
mentre allaga il prato.

Al di là del mare
un sorriso si spande
fratellanza si riscopre nell’universo
ove anche tu
posi lo sguardo.

COME LADRO IL VENTO
Cauto si ritrova
come un ladro ormai
stanco il vento.

Le semivuote dimore
e gli alberi silenziosi abbatte.

In atto è la battaglia
lo ricerca l’uman cuore
per donargli tenerezza.

E’ NATALE, MA SOLO NEL CUORE
Nostro piccolo grande Lu’
giunto è quasi Natale anche quest’anno
innevate son le cime splendenti le montagne
tanto le amavi con le sfrenate corse
e i bagni di candida neve gioia ti donavano.
Fuochi d’artificio sparano i ragazzi
di corsa uscivi e con testa in aria cantavi coll’abbaio
ma la paura ti invadeva
se in strada ti trovavi e immediato rientro imploravi.
Vuota intatta ormai è la tua poltrona
schiaccia il cuore profondo dolore.
In casa non più sorriso
silenzio respiro non permette.
S’attende sul braccio la zampina
richiamo d’intesa d’amore reciproco.
Questa notte t’ho sognato eri tu al giardino
alla corsa sfrenata sciolto hai le briglie
sei giunto poi all’ingresso ad attender il padrone.
All’alba al risveglio t’ho cercato lacrimante
nel cuore t’ho trovato
Natale è tornato solamente nel profondo il profumo
l’autunno spietato con lui t’ha portato
non ci sei festa sontuosa viver non si può
brillano gli occhi tuoi davanti ai nostri
però il tuo invito ci lega e più solitudine non serpeggia.

DISTRATTAMENTE
Il candore del cielo cerco
elemosino l’aria che respiro
e non m’accorgo del povero
che prega.

Scavo nel sogno mai nato
poco importa se nulla cambia.

Di colore mi vesto
per spargere il profumo nel mare.

DONNA SEMPRE
Fra gli angusti viali
del giardino
ad occhi chiusi
i passi si dissolvono.

Sulle gelide gotte
dalle lacrime invase
sbatte la neve
i pensieri
congelati nel tempo che fu
e al risveglio costringe.

Breve
ancor peggio del passato
la realtà sfiora lo sguardo
e il sostegno
nelle deserte contrade
dallo schiamazzo del gioco
di alcuni bimbi
improvvisamente ritrovi.

BINARIO UNICO
Corrono sullo stesso binario
la gaiezza e la tristezza

L’una comprime l’altra
al ritmo dei caprici

Gioia attesa
con smisurata tenerezza,
giornata senza uguali
oggi hai generato

nuova vita all’orizzonte
si prospetta.

A passi lenti approda lei
mestizia non richiesta
e donata da chi non t’attendevi.

Vita non so quanto si possa.

RICORDI SENZA TEMPO
Stridio lento di vita che va
si immerge nell’affanno
il ricordo lontano.

Scorre alla sera
il fiume di anni svaniti
sogno ma muoio
esisto ma non vivo discorro con le tenebre
rattrista si cammina.

Spazio fa il cuore per chiedermi
“Perché ti lamenti se l’hai amato
e in ciò persisti?
soffri e vola
vola da lui mai ti abbandona”.

Messaggio d’amore
d’amore eterno che mai morirà.

PER TROPPO AMORE
Semplice suono di te
fra mura solitarie

all’improvviso odo il silenzio
scardinare l’uscio.

Rimembro liete stagioni
ove il sole si confondeva
col nostro amore

Tu lì io qui, ma dové?

Scelgo te per inoltrarmi in gioiose vie
frastuono di vita
per pensare forse alla vita.

CERCO LINFA
E non m’accorgo
del tempo ormai ladro,
scivola vuota la speranza di allora.

Cerco e ricerco la linfa
tra il fieno bruciato,
innalzo la mente
intenerisce il cuore.

La via del Creato attende
anche lo smarrito
nella quotidiana apparenza.

ABBRACCIAR LA SOLITUDINE
Ad illuminar questo
fosco mondo
convoco la luce

A scaldare i gelidi cuori
il sole incarico

Ad abbracciare la solitudine
l’amore invito senza ricompensa

Chi può
invoco a sciogliere i lacci
che l’Universo legano

L’uomo in botte di chiodi han stretto
aria non più si respira
il veleno dilaga
è tempo di porre riparo.

E DA LONTANO PIANGO
(ALLUVIONE IN SARDEGNA
Immersa tra monti prealpini
ormai avvolti da gelida veste
innalzo lo sguardo alla ricerca
di te preziosa mia Perla.
Ti ho lasciata appena
l’Amore ha invaso il cuore.
Lontana son fuggita
(anche il Signore lo comanda)
e col mio Amore
radici in terra straniera abbian piantato.
Solamente un frammento di cuore
ho stipato in valigia
l’altro l’ho disperso nell’intera mia Terra
affinché non un solo cuore restasse
ma infinità d’Amore cingesse l’Isola.
I padri e gli affetti da lì sempre mi guardano
ed io tendo il filo più tenace.
Oggi ai tuoi piedi l’animo mio geme
la pioggia ti ha invasa distruzione a piene mani ha elargito
sofferenza e lutti nel popolo dal volto indurito e segnato
da continuo sfruttamento ma da interiorità più integra che mai.
Sardegna Terra mia, di te vivo di te sogno,
forse un giorno più non scapperò dalle tenere braccia.

DANZA LA NEVE
Fra le secche foglie
e il ciel cinerino
sottili e spauriti fiochi danzano.

Osar non è concesso
troppa neve ostacolo è alla corsa
lavorar si deve
tempo non resta
per carezzar la morbida coltre.

I bimbi al caldo stanno
con lo sguardo alla scatola parlante
più le mani non bagnano
a lanciar bianche palle.

Frattanto
di ghiaccio diviene l’uomo
e la neve ondeggiante
a sciogliere il cuore invita.

IL DESERTO FIORISCE
All’ombra del salice
l’anima s’accosta
confusa
l’esistenza
intorno si palesa.

Il pensiero la sovrasta
e il sole
dallo sguardo intimidito
un raggio
le concede.

NON ESISTE
Ancor più di ogni essere
il Nulla m’interroga.

Distesa d’immenso
nel giardino a primavera adorno di fiori
sconfinata bellezza
tutto ammanta.

Appare il vascello
nell’opulenta vita trascina
e ciò che non affiora si dice
“non esiste”

ANIMO ASSETTATO
Respiro di te la brezza
di profondo amore scorrono nelle vene
turbolenze di animo assetato.

Sollievo ritrovo
nelle perle di cristallo
mentre
un canto misterioso si ode lontano
che stilla nel gelido vento.

Appigliarsi ad un ramo
senza forze ancora
non porta al sole sperato.
Silente passo
uscirne potrai se alla fonte viva
ti disseterai.

L’ALBA REGALERA
La luce si spande
dove il sole risplende
nel canale dell’amore
la gioia si stende.
Candore le stelle riflettono
e se guardi la vita
potente è il desiderio.
Scorrono i versi
si libera il cuore del peso
che l’uomo non sa abbandonare.
Assapora la vita
assai breve è il giorno
mentre la notte all’angolo
silenziosa attende.
Domani esistenza diversa
l’alba dorata regalerà
all’umile Spirito
d’Eterno bramoso.

SUSSURRI D’AURORA
E’ giorno
profumo nell’aria
d’antichi sapori
di luci crescenti dal seno svanite

Sussurri d’aurora
su petali di rose che a validi sentieri conducono

Per pace allargare
odi e rammarico cancellare

Ambita esistenza di genti lontane
da lacrime affrante
fratelli tutti siamo nati e da sopruso umiliati

Anno novello gli animi schiudi
a gioie senza mestizia
e pioggia elargisci
d’amore la gente ha bisogno.

ACQUA DI MARE
Sogni dispersi fra nuvole di vento
toglie il fiato il tormento
dal cielo imploro immeritato soccorso.

La tua mano mi vezzeggia
conforto vorresti donarmi
muto lo sguardo.

Torbida divien l’acqua di mare
e ad annegar non tarderò.

EMIGRATA
Se è sera o ancora giorno non mi accorgo
vivo lontana già dai teneri anni
e terra non conosco.

Spalanco le porte al sole
ma il sole l’ho lasciato nella mia Isola
ad essa non appartengo
da sempre emigrata
dentro m’invade
ma non mi riconosce.

Nomade son io e senza dimora
anche se di pietra tanto si abbonda.
Scivola la luna sorriso cela
in terra straniera
leggere sono le ali
spicco dal tronco il volo
in quale mondo mi ritrovo?

Isola senza isola
mare dall’acqua fosca
fiore senza effluvio
cielo senza stelle mai vorrei essere.
Intanto il tempo mi brucia
e poi la terra mi riprenderà.

OLTRE LA LUCE
Si scendono le scale
gradino dopo gradino
in punta di piedi
e altre se ne salgono dove luce
attende
per donare alla sofferenza vissuta
meritata ricompensa.

Non inciampare su quest’esistenza
con rigenerato spirito
orienta con coscienza la vita.

Prima o tardi
scendere le scale si dovrà
per dimorare
dove chiara è luce eterna.

DAL CIELO SPERANZA
Di nulla manco
se il cuor m’accendi
Signore Gesù.

Salvezza incontro
nel distorto mondo
se Amor concedo
a chi con amarezza
ricambia genuina bontà.

Il passo arrestar non posso
breve è la strada
e se il buio mi coglie
più Speranza non ritrovo.

LETTERA A MARY
Forse non è necessario scriverti
ma voglio farlo ugualmente.
Ti ho lasciata all’improvviso e da sola
il mio buon Dio mi ha chiamato
tu sai che quando si fa l’appello non si può tacere.
Sappi però che non ti ho abbandonata e che sono con te più di prima
vivo in un luogo dove tutto è splendore pace e amore.
Tu piccola stella fragile minuscola donna
nello sconforto e nel vuoto
quando le lacrime la sera inondano il nido che per te ho costruito
la vita non ti concede respiro
a me ti riporta il profumo di primavera e non riesci ad abbracciarmi
quando il nostro mare ti chiede dove mi sono imbarcato
allora e proprio allora
fai emergere dalla mente e dal cuore ciò che dal primo istante
in cui ti ho incontrata e amata
l’anima mia ha teneramente versato nel calice della tua essenza.
Degli altri prima di noi ricordati
noi siamo sempre nell’eterno amore legati
altri nella discordia vivono nella miseria piangono
nella indifferenza muoiono.
Tu adorata mia sposa non piangere “i poveri i veri poveri”
anche di te han bisogno.
Io sempre con te sono e tu lo sai.
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INDICE

ANIMA DI CORALLO
RINASCO CON TE
SOLITARIO MARE
SI PERDE LO SGUARDO
IL CUORE S’INFIAMA
ISOLATO MUORE L’UOMO
SCIOLGO LEGGERA I CAPELLI
RESPIRO DI TE
OSARE PIU’ NON SA
VERSI D’AMORE
DROGA, DIVA SOGNATA
SILENTE RAGGIO
TACITO ILMONDO
MENTRE GRIDA IL VENTO
GEME IL FANCIULLO
SI SVEGLIA LA PIOGGIA
NEL RIPOSTIGLIO DELL’ANIMA
AUTUNNO NEL CUORE
CALA LA SERA
E IL SILENZO NON ASPETTA
MAI NEGLI OCCHI SOFFERENZA
TRAVOLGE L’URAGANO
CANCELLAR MAI POTRO’
ANCOR TI VEDO, MADRE
I SOGNI RINCORRO
ALL’OMBRA DI UN VELIERO
“ IL MEDICO DEGLI UMILI”
FURTIVA NOTTE
AD UN VECCHIO POETA
CANTO DELL’ANIMA
VETRI RUBATI
IL NULLA S’ACCENDE
DALL’ALBA AL TRAMONTO
DONNA PER AMORE
SCELGO LE PERLE
VAGANDO NEL SILENZIO
RAPISCO L’UNIVERSO
AMATA TERRA
ABBANDONO LA MORTE
E TU DIMMI
LA PAROLA SI SCHUDE
I TRE DONI
LIBRO NON APERTO
AMBRATI VIALI
ROMANTICI CANTI
A TE CHE MI AMI
SPIRITO GUERRIERO
LA FINESTRA DELL’AMORE
SE L’ETERNO COGLI, E’ VITA
ILLUSIONE
SPUNTA UN BOCCIOLO
MISTERO DI DONNA
LA DIMORA
LEGAMI DI VITA
GRAZIA, VITA DONATA
CORRE IL GABBIANO
IN SILENZIO
DEL VENTO LA RAGIONE
PIANGE PER ME
TRISTE PIANTO
NEL SILENZIO L’AMORE
LIEVI MELODIE
PAROLE
CANTO D’AUTUNNO
PROFUMO DI ROSA
ARDENTE SENSAZIONE
TACE IL SILENZIO
GELO INVISIBILE
PAPA FRANCESCO E L’ISOLA
DEPONI LE ARMI
BALENANDO GLI ARCHI
LEI INVOCA
DI TE SCRIVE IL CUORE
CRUDELE SCELTA
CERCO LA TUA MANO
DALL’ALTO IL TUO ANIMO
COME LADRO IL VENTO
E’ NATALE, MA SOLO NEL CUORE
DISTRATTAMENTE
DONNA SEMPRE
BINARIO UNICO
RICORDI SENZA TEMPO
PER TROPPO AMORE
CERCO LINFA
ABBRACCIAR LA SOLITUDINE
E DA LONTANO PIANGO (ALLUVIONE IN SARDEGNA)
DANZA LA NEVE
IL DESERTO FIORISCE
NON ESISTE
ANIMO ASSETTATO
L’ALBA REGALERA’
SUSSURRI D’AURORA
ACQUA DI MARE
EMIGRATA
OLTRE LA LUCE
DAL CIELO SPERANZA
LETTERA A MERY

                                        BREVE BIOGRAFIA
 Maria Rosa Cugudda è nata a Neoneli in provincia di Oristano, e risiede
in Piemontea Biella da oltre trent’anni. Ha conseguito gli studi,
Diploma di Maturità Magistrale e Laureata in Pedagogia, presso la città di Napoli,
originaria da parte materna, con una tesi in Sociologia “Le malattie mentali
degli emigrati” , fu allieva del Sociologo bolognese, Achille Ardigò.
 Insegnante ed operatrice culturale, da sempre appassionata di letteratura
e di poesia, oltre che di filosofia e psicologia, scrive poesie dall’età adolescenziale,
ma solo da pochi anni ha decisodi pubblicare.
 Nel 2007 è uscita la sua prima Silloge “IL DOLCE CALORE DELLA VITA”
(Premio selezione Poesia 2007).
 Nel 2008 “INESPLORATO LAGO” , in correlazione con alcune opere pittoriche
del nobile artista siciliano, da anni residente in Biella, Giuseppe Ioppolo,
fra l’altro hanno scritto di lui “ … il fascino di un’emozione da scoprire in una sua
opera, non semplice riproduzione, ma un’immagine fatta per comunicare sentimenti
ed impressioni profondi” .
 La poetessa Maria Rosa Cugudda, amante dell’Arte in tutte le sue manifestazioni,
ed in particolare della pittura, collabora già da tempo col pittore Giuseppe Ioppolo,
creando delle poesie in base all’ispirazione, osservando alcuni quadri.
 Infine, nel 2009 ha pubblicato “EMOZIONI”, Collana Saffo, Casa Editrice
Libroitaliano World, ed un Quaderno di Poesie “ IL SOGNO” , GDS EDIZIONI.
 Ha lavorato, per circa quindici anni, in collaborazione col Ser.T nella Scuola, per
la prevenzione del disagio e della tossicodipendenza nei giovani, da cui è stato 
realizzato nel 200I/2002 il libro “LA MAGIA DEL CRESCERE”,
in collaborazione con due sue colleghe.
Ha partecipato a numerosi Concorsi nazionali ed internazionali, ottenendo
buoni e ragguardevoli riconoscimenti, anche da parte di importanti critici.
E’ inserita, dopo selezione, in circa cinquanta ANTOLOGIE LETTERARIE
E POETICHE.
 A maggio è stata pubblicata l’Antologia, di cui fa parte, tutta al femminile,
dedicata all’Amore e alle Donne dal titolo “CANTO DI MAGGIO” 2011
 Sempre a maggio è uscito anche il suo nuovo libro di poesie, in correlazione
con le opere del pittore Ioppolo “SPIRITO LIBERO” GDS EDIZIONI.
 Collabora con Riviste letterarie e svolge costante attività in numerosi Siti on line;
alcune sue liriche sono state tradotte in spagnolo, francese, inglese, cinese,
indiano in dialetto napoletano e in lingua sarda, i suoi testi vengono utilizzati
anche in alcune scuole, al fine di appassionare i giovani alla poesia.

Il suo BLOG www.ildesertofiorisce.blogspot.com