martedì 26 gennaio 2016

Figlia del Mare

Sono stata e son tua figlia
inquieta potente distesa
d’azzurra acqua.
Ti ho amato nelle onde
sempre mi sono lasciata cullare.
Non stanotte mio  Mare
sei duro violento
troppo sicuro di te
per questa fragile notte per me.
Lo spirito
sopraffatto dal tuo fragore
invoca sai tu chi
per calmarti e lasciare
che le ossa stanche
tra le tue ormai rilassate braccia
s’assopiscano finalmente.

Da "Inesplorato lago" 2008


Lirica creata sulla nave, durante la traversata, col mare molto agitato! 
foto scattata dall'oblò.

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