mercoledì 17 maggio 2017

Presentazione


Serata di poesia a Su Nuraghe col libro di Maria Rosa Cugudda

Maria Rosa Cugudda

Con una larga partecipazione di pubblico la sera del 13 maggio, nelle accoglienti sale del Punto Cagliari si è tenuta la presentazione dell’ultimo lavoro letterario della poetessa Maria Rosa Cugudda “Anima di corallo”.
Dopo alcune brevi note biografiche e letterarie curate da Giovanni Carta, bibliotecario del Circolo, che ha anche letto una breve lirica dedicata dall’autrice alla terra biellese, la serata ha quindi preso il volo con la lettura da parte di Grazia Saiu della poesia in Lingua sarda dedicata da Sebastiano Careddu al compianto Luciano Serra medico, filantropo e sposo di Maria Rosa Cugudda prematuramente scomparso alcuni anni or sono.
Al moderatore della serata, Roberto Perinu, il compito, invero impegnativo ma certamente gradito e apprezzato dall’uditorio presente in sala, di presentare il volumetto di liriche “Anima di corallo”, leggendo alcuni brani scelti e particolarmente significativi per meglio comprendere l’animo ed il sentimento profondo della poetessa, che nei suoi versi accorati lascia sgorgare tutto l’amore per lo sposo che non è più.


Maria Rosa Cugudda

Roberto Perinu con brillante dialettica ha più volte sottolineato come la poesia, prima che parole e versi trascritti sulla carta sia precipuamente espressione di sentimenti che muovono l’anima nella gioia come nella sofferenza e nel rimpianto.
Calorosamente applaudita Cristina Montagna, insegnante di Lingua spagnola presso l’università Popolare Biellese, che ha letto alcune poesie di Maria Rosa Cugudda tradotte in spagnolo.
Grazia Saiu ha ancora interpretato la lirica “Andau s’ich’este” scritta in Lingua sarda dall’autrice.
Prima della conclusione della serata Maria Rosa, particolarmente emozionata e commossa per le attestazioni di affetto e di stima per la sua opera, ha ancora voluto raccontare il suo sofferto percorso umano e letterario, in cui la perdita dell’amato si è sublimata in liriche dense di passione e di rimpianto, ricordando, come recita la copertina di Anima di Corallo, che … “l’amore confine non intravede, perché l’anima è in noi e noi siamo anima che brucia d’amore al par del rosso corallo“!
La bella serata si è quindi conclusa con il brindisi augurale a base di Vermentino di Sardegna e con gli ottimi dolci preparati, come di consueto, dalle donne di Su Nuraghe.

Bernardina Fois

Maria Rosa Cugudda

domenica 14 maggio 2017

Su nuraghe - presentazione


La Presentazione di "AMINA DI CORALLO" di ieri sera... mancava solamente il mio Amore, ma lui era più presente che mai, in me e in tutti i partecipanti.Grande onore, in memoria di un umile e buon medico, Luciano Serra!
Grazie di vero cuore, a Su Nuraghe dI Biella, al presidente Battista Saiu, al professor Roberto Perinu,per l'accurat analisi della Silloge, a Giovanni Carta, a Grazia Saiu, per la lettura del poemetto e della mia unica poesia in lingua sarda. Grazie a tutto il Circolo, agli ex pazienti e amici di Luciano, ai miei parenti, ai colleghi, agli ex alunni, a tutti gli amici presenti, ai fratelli del gruppo Rinnovamento nella Spirito, ai colleghi , agli ex alunni, all'insegnante, Cristina Montagna, dell'universita popolare di Biella, per la traduzione e la lettura di diverse mie liriche in lingua spagnola.
Grazie anche dei meravigliosi fiori, grazie ai simpatizzanti, e in modo particolare alle persone che non avevo mai incontrato, grazie a voi tutti, cari amici e affezionati lettori di facebook, per il grande sostegno e l'affetto che mi avete manifestato!

Alcune foto







I miei gioielli...


giovedì 11 maggio 2017

Il medico degli umili


Più il mio Sposo non ritrovo
il suo cuore all’improvviso (ed anche il mio) si è fermato
con amore sollievo ha donato
a quanti da sofferenza e malattia invasi.
Ora lui in Cielo è stato condotto
spazia adornato da candidi Angeli.
Quaggiù, io son rimasta
sola e desolata trafitto ho l’animo
mentre il volto inondano amare gelide lacrime
lo sento mi abbraccia
tendo la mano percepisco l’Amore
ma non lo vedo.
Non più respiro senso non riscontro
vegetare o morire nello struggente
dolore che attanaglia?
Mio Gesù, a Te mi unisco
disperazione solamente posso offrirti
trasformala in dono, Dono vero.
Anche per me hai versato il sangue innocente
debole e fragile ai tuoi piedi mi abbandono.

martedì 9 maggio 2017

Casa Editrice KIMERIK

Maria Rosa Cugudda presenta "Anima di corallo".
L'incontro con la nostra Autrice si terrà sabato 13 maggio 2017, alle ore 21:00, presso il circolo culturale sardo "Su Nuraghe" di Biella.
Modererà l'evento il professore Roberto Perinu.

http://www.kimerik.it/SchedaProdotto.asp?Id=1855

lunedì 8 maggio 2017

Presentazione libro


La poesia di Maria Rosa Cugudda 

a Su Nuraghe di Biella

Sabato 13 maggio, ore 21:00, in via Galileo Galilei, 11, Roberto Perinu e Giovanni Carta presentano il libro Anima di Corallo, la poesia di Maria Rosa Cugudda – Ingresso libero

Maria Rosa Cugudda

Se poesia è canto dell’anima, distillato di sentimenti, essenza di valori, allora scorrendo questo saggio il lettore si può abbeverare di ‘vera’ poesia. Perché qui Maria Rosa Cugudda dimostra di saper cogliere dalla vita attimi universali e ce li rende in versi liberi, ma incatenati all’esperienza non sempre lieta del vivere.
Nelle pagine si alternano visioni d’incanto, una natura trionfante e apportatrice di gioia, a spazi grigi, disperati, solitari. Mari azzurri, bagliori di luce, estati infuocate, germogli di spighe, profumi di paglia, mattine di fiori profumate, lasciano spazio a istanti permeati da profumo di tristezza, da pianto, da solitudine. Geme l’animo dell’autrice, ma “in voi parole inutili vane – fredde vuote – ritrovo conforto – alla mia disperazione – e vi chiamo a lenimento – del mio dolore”.
Eppure c’è fame di vita quando, nella sua missione di educatrice, sospinge un ragazzo lontano dalla droga mortale; quando guarda alla morte dei cari, rievocati non in spoglie mortali ma come creature sempre vive; anche quando arriva l’autunno del cuore, e si è travolti dall’uragano che sconvolge la quotidianità mai abbastanza valutata, ma evocata con profondità dall’anima straziata.
Su tutto brilla l’Amore per lo sposo che non c’è più. Era ‘il Medico degli umili’ Luciano Serra, e aveva intrecciato la sua vita all’esistenza della poetessa. Per sempre. In un sentimento che travalica le soglie incerte della vita. E si trasforma in sentire universale, in canto soave: “Con te amor mio sempre – anche se non ti vedo – dall’alba rosata – al cobalto tramonto. – Nel tuo essere invisibile – nella tua mente nella tua anima – vita mi regali ed io – in te continuare ad esistere vorrei”.
Per Maria Rosa “La morte sì – annulla ma la carne – esalta invece lo spirito – che inonda e travolge – luoghi e cuori – che ti conobbero”. La poesia nata nell’incontro con Luciano diventa “mio canto di te si nutre – che mi ami – e immensamente – anch’io ti amo”.
Altre figure si affacciano nei versi: indimenticabile la figura ieratica della madre, un affetto infinito come quello che lega Maria Rosa alla terra natìa: “Calde le mani tendevi – a chi con filo di dolore il cuore aveva cucito”. Altrettanto densa di affetto fraterno l’immagine di Grazia: “Cerca la pace abito nella luce – dove tutto è gioia e Grazia senza fine”.
Poesia dopo poesia, tante sono ancora le gioie e altrettanti i dolori, le sofferenze che incidono graffiando le pagine di un’anima che porta il colore del corallo: “Nel ripostiglio – ormai in disuso chiudo il mio spirito”.
Infine ‘il cuore tace’ e lascia spazio a parole scritte nelle emozioni: “Libertà sento – anche di mostrarmi piccola debole e fragile – da quando Lui – con lo sguardo più non mi abbaglia – e nel suo vezzo più non mi perdo”.
Mariella Debernardi

CENNI BIOGRAFICI
Maria Rosa Cugudda è nata a Neoneli (OR) e risiede a Biella da circa trentacinque anni. Ha conseguito il diploma di Maturità magistrale e si è laureata in Pedagogia a Napoli, città di origine da parte materna, con una tesi in Sociologia: “Le malattie mentali degli emigrati”.
Allieva del sociologo bolognese Achille Ardigò, è stata insegnante e operatrice culturale. Appassionata di letteratura e di poesia, oltre che di filosofia e di psicologia, da sempre scrive poesie, ma solo da pochi anni ha deciso di pubblicarle. Nel 2007 esce la sua prima silloge “IL DOLCE CALORE DELLA VITA” (Premio selezione Poesia 2007). Nel 2008 pubblica “INESPLORATO LAGO”, in correlazione con alcune opere pittoriche del nobile artista siciliano, da anni residente in Biella, Giuseppe Ioppolo, di cui hanno scritto “…il fascino di un’emozione da scoprire in una sua opera, non semplice riproduzione, ma un’immagine fatta per comunicare sentimenti ed impressioni profondi”.
Maria Rosa Cugudda, amante dell’Arte in tutte le sue manifestazioni, in particolare della pittura, collabora già da tempo col pittore Giuseppe Ioppolo, e crea poesie ispirate dall’osservazione di alcuni suoi quadri.
Nel 2009 pubblica “EMOZIONI”, Collana Saffo, Casa editrice Libroitaliano World, seguito da un Quaderno di poesie “IL SOGNO”, GDS edizioni.
Avendo lavorato, per circa quindici anni, in collaborazione col Ser.T nella Scuola, per la prevenzione del disagio e della tossicodipendenza nei giovani, nel 200I/2002 pubblica il libro “LA MAGIA DEL CRESCERE”, in collaborazione con due colleghe.
Partecipa a numerosi Concorsi nazionali ed internazionali, ottenendo ragguardevoli riconoscimenti, anche da parte di importanti critici. È inserita, dopo selezione, in circa cinquanta Antologie letterarie e poetiche
A maggio 2011 collabora all’Antologia tutta al femminile, dedicata all’Amore e alle Donne, dal titolo “CANTO DI MAGGIO”; nel frattempo esce un suo nuovo libro di poesie, in correlazione con il pittore Ioppolo, dal titolo “SPIRITO LIBERO” GDS edizioni.
Nel 2015, con la Casa Editrice Kimerik, ha pubblicato ANIMA DI CORALLO.
Maria Rosa Cugudda collabora con riviste letterarie e svolge costante attività in numerosi siti online; alcune sue liriche sono state tradotte in spagnolo, francese, inglese, cinese, indiano; in dialetto napoletano e in lingua sarda. Alcuni suoi testi vengono, utilizzati a scopo didattico anche in alcune scuole, al fine di appassionare i giovani alla poesia.
www.ildesertofiorisceblogspot.com

sabato 6 maggio 2017

Dedica


A dottor Luciano Serra

da Sebastiano Careddu - poeta dilettante - Biella 6 - 01 – 1976

1

Salve o dottor Serra Lucianu
Tie ses su magu de sa meghina sese
Arrivadu sese de logu lontanu
Pro ponnere su male in disciplina
Su votu tou est a torrare sanu
A chi su male l'ha fattu rovina
Tie faghes ogni sforzu ogni mediu
A su male de agattare su rimediu.

2

Tie ses magnanimu e decorosu
Astutu, altulocadu e persona digna
In su mestieri ti rendes valorosu
Onore faghes a tottu sa Sardigna
Tue ses personaggiu misteriosu
In custa terra amabile e benigna
Persona digna, amabile e onorada
Armoniosa, civile e omidada

3

Bastianu ti rendede sos meritoso
Prite, ca tilus asa meritadoso
Cun cuddosmodos raffinados scuisitos
De s'aspettu gentile accumpagnadoso
S'armonia tua sos chi …...
Los tenet de speranza ristoradoso
Cun s'impegnu gentile e armoniosu
Faghes su sofferente speranzosu

4

Tue arcubalenu de variu pintu
Ses nadu in sa zona sardignola
Sa battaglia cun sa morte tue as bintu
Su moribundu gasie lu consola
Su paziente a sa morte custrintu
Anima e corpusu l'anda bola bola
Ca tottus semus suggettos a sa morte
Gasie s'at destinadu sa mala sorte

5

Tie ses abbabile tantu e puntuale
Utile si rende sa tua presenzia
A chie est colpidu de grave male
Su rimediu chilcas de urgenzia
Comente sa cristiana dottrina morale
In su maleribelle usa sa potenzia
In tue sa dottrinche morale cristiana
S'acumpaga che rimediu chi su male sana

6

Amore tenese a su sufferente
E de lu curare ti leas premura
In custu biellesu ambiente
Incuinadu e pienu de malura
Custu est de su male su movente
Ch'est longa sa stagione de sa fridura
In pianuras e montagnas tottu gantu
B'est su riflessu de s'invernale mantu

7

A tie dedico custa poesia
Preghendeti de coro a miscusare
Deo puru s'ho colpidu de maladia
Preocupadu ca non potto curare
S'interessamentu valore no assumia
Meighina non s'agatta pro sanare
Unu male , gasie forte e ostinadu
Chi non tenere farmacu preparadu

8

Cunfortare mi potto ca non so solu
Pienu dae male e sofferenzia
Penzo chi pro medas esista in dolu
Chi supportare si deve cun passienzia
Ma est peus candu est tottu in su malu
Su scorciu de sa vida chere prudenzia
Ca finas e in s'ou agatta su pilu
Chie de sa salude perde su vilu

9

Sa salude est s'unica ricchesa
Su meritu b'este de la risparmiare
Ma chie chilca de sind'abusare
Sa salude sila perde cun lestresa
Mai non si torrat a concuistare
Cussa salubre e migliore impresa
Si de manu s'impresa l'est fuida
Tenet s'infermidade pro tottu vida

10

Custu cordiale auguriu meu
A tottu sos viventese già l'imploro
A su pazienti chi l'assista Deu
Chie est sanu l'auguro dae coro
Salude felicidade cun su recreu
Lus' acumpagnet in sa vida insoro
De ogni bene chi Deus ha lassadu
Pro chi tottus sidesseren gosadu
E pro Tue Lucianu Dottor Serra
Salude e fortuna tenzas in custa terra.

Tutti i diritti riservati@

venerdì 5 maggio 2017

Presentazione libro

 AI MIEI CARI AMICI E AFFEZIONATI LETTORI,
ANCHE SE COL CUORE IN PENA, PROPONGO...


giovedì 4 maggio 2017

Farfalla

No soy ni seré mariposa que se quede atrapada en tus brazos
Tiendo a volar y a soñar que estoy contigo presa...
En tus ojos, en tus labios, en tu piel...Y en tu olvido
...Desde siempre porque sólo es un... Sueño
¿te digo un secreto? No, no te gustan los secretos.


Non sono né sarò farfalla che rimanga intrappolata tra le tue braccia
Tendo a volare e sognare che sto con te diga...
Nei tuoi occhi, sulle tue labbra, nella tua pelle... e nel tuo oblio
... da sempre, perché è solo un sogno...
Ti dico un segreto? No, non ti piacciono i segreti.

A.P.

lunedì 1 maggio 2017

Per troppo amore

Semplice suono di te
tra mura solitarie,

all'improvviso odo il silenzio
scardinare l'uscio.

Rimembro liete stagioni
ove il sole si confondeva
col nostro amore.

Tu lì, io qua, ma dove?

Scelgo te per inoltrarmi in gioiose vie
frastuono di vita,
per pensare forse alla vita?

«E’ mai troppo l’amore? O ciò che chiamiamo amore è solo un sentimento di paura e di possesso? A rispondere è Maria Rosa Cugudda, che materializza sogni e ricordi, che sembra udire il suono dell’assenza, che stride con “liete stagioni ove il sole si confondeva col nostro amore”. E’ il silenzio della lontananza, che scardina l’uscio delle emozioni, facendo riaffiorare immagini e “frastuono di vita”. La lirica si chiude con una domanda, alla quale la poetessa di riserva di rispondere in privato. E’ l’amore il sentimento principe che ci solleva dalla materialità del quotidiano per collegarci al senso profondo della vita?» Club ScrivereMina Cappussi (01/05/2017) Sito Scrivere

Recensione # 1, data 07/05/2017
Quante domande non ottengono le risposte che ci si aspetta? Il pensare alla vita fa tornare alla mente ricordi non sempre lieti. Ma l'amore, quello vero e vissuto con intensità e trasporto emotivo, può lenire ogni dolore, anche solo al pensarlo. Tali sono le poetiche riflessioni che balzano alla mente, leggendo questo testo, impregnato di vero pathos. Un plauso di merito all'autrice.  Arcangelo Galanti
Sito BraviAutori

Buon primo maggio!

Feliz Día para todos los trabajadores!
Felice giorno per tutti i lavoratori!



                                                        Per quelli che lavorano con le mani

                                                       e per quelli che lavorano con la testa.

                                                    Per quelli che ci mettono anima e corpo
                                      Per quelli che sognano di trasformare il mondo con il lavoro.
                                     Felice giorno del lavoro alle donne e agli uomini che lavorano
                                                    per la costruzione di un mondo migliore.

( trad.di m.r.cugudda)
              

Preghiera


Quando sarai triste...
Io asciugherò le tue lacrime
quando avrai paura...
Io disperderò i tuoi timori.
Quando ti sentirai debole...
Io sarò la tua fortezza.
Quando sarai preocuppato...
Io ti darò la speranza.
   
        Dio


Aforisma

Nell'artista regna sempre un po' del divino e un po' di follia.