domenica 10 gennaio 2016


                                  RECENSIONE LIBRI - IL DOLCE CALORE DELLA VITA
                                                           E INESPLORATO LAGO
                                                           
                                                              A cura di Eliano Cau
                                                       
                                                               Scrittore e docente



               " IL DOLCE CALORE DELLA VITA"

  Maria Rosa Cugudda è artista di splendida e raffinata sensibilità. Poetessa da sempre, decide di pubblicare le sue poesie soltanto negli ultimi anni, ma ciò, invece di toglierle qualcosa, ne illumina maggiormente la vena lirica. I suoi versi riflettono un mondo ricco e segreto, e una lezione assimilata dagli spiriti che, come il suo,prima sentono le vibrazioni dell'anima, poi le amplificano e le trasformano col sapiente cesello della parola. Diversamente che i comuni mortali, il poeta vede dove gli altri non vedono, e Rosa è poetessa che coglie echi altrui e tremori suoi.
  La raccolta di cui ci occupiamo annovera quaranta componimenti:molto brevi,gioiosi ed ermetici,altri più elegiaci e piani. Sarda di origine, di sensi e di cuore, la poetessa è volata verso un'altro nido, lontano. E questo aggiunge nuovo inchiostro alla sua penna perché, seppur velati e impalpabili, mai mancano dai suoi canti il ritorno e il richiamo ai luoghi e agli affetti familiari.
  La poetessa si rivela a noi già solo a leggere i titoli dei testi, ché essi non sono creature aliene né vengono creati a caso. Sin dalla prima poesia il particolare si annulla nell'universale, sorretto dalla forza di figure retoriche, sinestesie o metafore che siano, lapidarie e fulminanti, dal canto policromo e sempre lieve, dai sentimenti che esaltano la speranza e la vita ,nonostante il vento vi irrompa risoluto a squassarla. Mai è orfana di luce l'opera, fanale accecante o barlume fievole, né mai il fruitore raccoglie tra i versi certezze assolute e facili da interpretare, perché il mistero aleggia ovunque, come il sogno. Di la dal salice si rincorrono di continuo il disinganno, la triste realtà, l'arido vero; e poi la verità, la luce e il buio, il buio e la luce, fin quando irromperà la giustizia per mano del "giudice".
 Nei versi dell'artista la speranza bagna l'anima, e l'amore è l'essenza di tutto, realtà pervasiva di ogni cosa. Per la poetessa la dimora di chi ama è nel cuore dell'amato, e la morte è fine effimera, giacché spalanca le porte alla vita.
 Tutta la raccolta ha questo segno, e tutta la raccolta è un'altanelante riproposizione, con formule sempre nuove, dei valori più solidi che i versi additano all'uomo. Ciò asserito, mi pare superfluo enumerare le varie poesie, ma una sì, la citerò, una poesia simbolo, Passato, presente e ... , perché vi risiede il senso di tutta la Silloge, e vi scorge, nascosto, il profondo amore per i vivi e per i morti, esempi di vita, maestri durevoli e scorte dell'esistenza.
 Il dolce calore della vita è questo e molto altro, ed è un ponte gettato a investigare nell'animo umano, nell' inesplorato lago che è ognuno di noi.

         
           " INESPLORATO LAGO"

  La seconda prova poetica di Maria Rosa Cugudda è Inesplorato lago e conferma, se ce ne fosse bisogno, il talento dell'autrice. Più ispirata che mai, ci conduce verso sentieri di sogni, ci guida coi ricami delle sue parole, fra corolle di luce o trine cupe di tenebre.
 La poetessa affronta questo secondo viaggio con una più matura coscienza di sé, sulla spinta dei tanti plausi e delle tante attestazioni di simpatia e degli incoraggiamenti di chi, pur nutrendo pensieri poetici, non ha gli strumenti per farli diventare suono. Non sarà dunque arduo ai lettori della prima raccolta,  Il dolce calore della vita ritrovare in questa antologia il sentore dei versi già noti, di ritmi ormai familiari. Con, in più, il ricorso a un espediente poco frequentato dai poeti : l'ausilio cercato in un'altra nobile arte, la pittura.
 Negli oli suggestivi di Giuseppe Joppolo, pittore amico di elevato valore espressivo, l'autrice trae ispirazione, anzi, trova consonanze, quel "quid"che le accende nel cuore parole, il corrispettivo poetico e verbale degli oli.
  L' Inesplorato lago siamo noi, è la poetessa, è l'uomo, che  è anche  Anima vagante, in grado di nutrire Purezza di cuore, di ascoltare ineffabile la Poesia.
 La poesia " ... arte  se distendi i tuoi orizzonti, coinvolgendo animi eccelsi ... " , la poesia, che in questa raccolta attinge a vette altissime e addensa nell'esemplare Adorabile maestra le ragioni ultime del dono d'amare, scambievole e sempre lì, a ricordare che è eterno.

   Neoneli, (OR) agosto 2009

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