ANIMA DI CORALLO
Dai tuoi occhi
il mare intravedo
non per
l’azzurro delle pupille
ma per il profondo orizzonte
che mi offre.
Dalle tue labbra sorseggio
l’acqua cristallina che vita mi dona.
Nel tepore del tuo cuore
teneramente distendo i pensieri
che la mente invadono.
Ma la dimora più sognata
nella tua anima incontro
dove in unica entità eternamente
ci avvolgiamo e l’amore confine
non intravede
perché l’anima è in noi
e noi siamo anima che brucia d’amore
al par del rosso corallo.
Al mio Amore, Luciano
Biella, maggio 2011
CRITICA
LETTERARIA
L’amore
nelle più variegate sfumature, un confine poetico che lega il sogno di un
incontro
ai colori di una passione che si rinnova nelle stagioni
della vita.
La nostra autrice, Maria Rosa Cugudda, ci trasporta attraverso
il delicato sfogliare dei suoi versi
in un percorso poetico, dove lo sguardo si fa voce delle
emozioni, scorgendo quelle realtà sincere
che traspaiono
dall’anima dell’amato, come un
caleidoscopio di sensazioni posate sul diaframma
del cuore.
Questi versi
d’amore hanno il sapore d’antico, quel tempo in cui la realtà dell’anima era
costruita attraverso la bontà del cuore, in un susseguirsi
di attese e promesse che tracciavano
epiloghi di sentimenti allo scoccar di un’intesa.
Sul finale di
questa poesia viene paragonato il corallo, un incontro di colori e sensazioni
che prendono vita dal mare, quel mare che tra metafore e
tratti onirici viene legato al mare
degli occhi, quel profondo abisso in cui tutto prende vita.
e dove tutto finisce, plasmando una
carezza d’eternità sulla certezza d’amare.
Complimenti
dunque alla nostra autrice, che è riuscita a trasportare la delicatezza
della sua anima nello specchio della
vita.
Massimo
Verrina