venerdì 1 aprile 2016

Circolo culturale "su nuraghe" Biella


                Poesia allo sposo, alla Terra che la ospita 

                        e alla sua Sardegna


 Domenica 25 ottobre, alle ore 16, a Candelo, nella Sala delle cerimonie, all’interno dello storico Ricetto, 
Maria Rosa Cugudda presenterà "Anima di corallo", il suo ultimo libro di poesia. 
 L'opera è dedicata alla Terra che la ospita, alla sua Sardegna e all'adorato sposo, il dottor Luciano Serra, ‘il medico degli umili’, nativo di Nurri (Nuoro), scomparso lo scorso anno. Aveva intrecciato la sua vita 
all’esistenza della poetessa.

 “Nelle pagine si alternano visioni d’incanto, una natura trionfante e apportatrice di gioia, a spazi grigi, disperati, solitari. Mari azzurri, bagliori di luce, estati infuocate, germogli di spighe, profumi di paglia, mattine di fiori profumate – scrive la giornalista Mariella Debernardi nella sua prefazione - Su tutto brilla l’Amore per lo sposo che non c’è più. In un sentimento che travalica le soglie incerte della vita. E si trasforma in sentire universale, in canto soave: “Con te amor mio sempre - anche se non ti vedo - dall’alba rosata - al cobalto tramonto. - Nel tuo essere invisibile - nella tua mente nella tua anima - vita mi regali ed io - in te continuare ad esistere vorrei”.

 Durante l'estate l’opera è stata presentata in Sardegna a Senorbì e Quartu Sant' Elena in provincia di Cagliari 
e a Neoneli in provincia di Oristano. Domenica l’appuntamento biellese, nella Terra di adozione dove Maria Rosa e Luciano hanno vissuto la vita intrecciata di amore e di poesia. Scorrendo verso dopo verso, tante sono ancora le gioie e altrettanti i dolori che traspaiono, le sofferenze che incidono graffiando le pagine di un’anima che porta il colore del corallo: “Nel ripostiglio - ormai in disuso chiudo il mio spirito”.


Di notte dorme anche la luna
galoppano bigie nuvole
verso luoghi stranieri.
Riposa anche
il mio amore.
Un soffice manto
ricopre il tempo
silenzioso il vento non bussa alla finestra.
Nel ripostiglio
ormai in disuso chiudo il mio spirito.
Tenebre sempre più tenebre
assente è la luce
scorgo uno spiraglio lì m’aggrappo
nulla ho nelle mani per portare un giorno
a Colui che vita m’ ha donato.
Chi sono?
Forse chiusa nel ripostiglio dell’anima
qualcosa capirò!




Salvatorica Oppes


Allegato, copertina del libro di poesie



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