sabato 31 dicembre 2016

L'anno vecchio

L'anno vecchio se ne va
sospiri e pianti
lacrime e ricordi
pensieri a sterminare gioia
incanti astrati fra stelle solitarie.

Da quaggiù in ogni istante
a te umile laborioso padre
mi son rivolta, i tempi ricordo
di quando dopo il lavoro
a festa ti adornavi per correre
in chiesa e presenziare alle funzioni.

Tu madre sempre attenta a diffondere
pace e allegria nella tua casa
e ovunque eri presente.
Instancabile ti rivedo allorché
ci insegnavi i veri valori.

Sorella adorata, Grazia del cielo,
il sole portavi sempre con te
armonia e gaudio seminavi
e dai tuoi occhi traboccava
l'universale amore.

E per te adorato mio sposo
giorni e notti trascorsi tra gelo
e fuliggine, dove persino il sole
rifiutava d'entrare, cuore spento
mi urlava, io sono luce!
Tendevi  tu la mano e alla prigione
mi sottraevi... minuscolo spiraglio.






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