mercoledì 13 luglio 2016

A lei

A Lei che fu ed è Madre

 
di tempi stretti e lunghi
dolce tesoro di solitari cuori
dell'esistenza timida amante.

Quesiti mai al vento poneva
scaldava il sole col sorriso acceso
dagli occhi luce la luna le rapiva.

Affranta mai si è mostrata
dalla dura sorte sempre si è rialzata
e agli altri teneramente si è donata
Lei era questa, mia madre era Lei.

Un canto oggi di gaudio vorrei gridare
per avere anche in terra la festa
che lontano per Lei si vive!

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