domenica 8 maggio 2016

Ancor ti vedo, Madre


Dai gioiosi stanchi occhi
scivolava a forte gettito
amore per le creature che innanzi
ti si ponevano.


Calde le mani tendevi
a chi con filo di dolore il cuore aveva cucito.

Mai la fede perse vigore,
le perle del rosario
ovunque e in ogni istante tue le facevi,
mentre coi ceri accesi al rombo della tempesta
innalzavi al Signore profonde orazioni.

Poco per te imploravi
sempre degli oppressi paladina,
operavi nascosta, di niente ti adornavi
se non di tenerezza e altruismo.

Fede, famiglia, lavoro erano i tuoi sentieri
e ciò in eredità hai tramandato.

Senza frastuono una mattina d'inverno
hai preso il volo
dove da tempo qualcuno t'attendeva!

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