Verso mondi solitari scivola il vento
attinge dall'animo sprazzi di mestizia.
S'accorge il Sole
della vita che si spegne
accelera i passi per scaldare
il gelo che dimora ha invaso.
"Io lo so, ti manca la Luce, nonostante il mio fuoco"
mi dice.
"Dove posso ancora, se l'esistenza è macigno,
oggi è la sua festa lo sguardo non mi abbaglia
non ha slancio il mio cuore"
rispondo.
"Sono ormai Sole e Luce che ti manca,
da quassù ti guardo e in ogni istante il mio Dio
per te prego e
con fervore invoco, amor mio"!
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